Conservativa ed Endodonzia
Tutela il tuo sorriso dai rischi di carie e da altre patologie
L’odontoiatria conservativa ed endodonzia si occupano della prevenzione e della terapia di lesioni dentali dovute a carie o traumi.
Viene definita conservativa perché mira a conservare i denti che altrimenti andrebbero distrutti dalla carie.
Oggigiorno il trattamento conservativo odontoiatrico si basa sul concetto di minima invasività e utilizza solo materiali biocompatibili di prima scelta.
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La terapia canalare
Nella parte esterna del dente ci sono i tessuti duri, meglio noti come smalto e dentina. Nella parte interna del dente vi è una cavità che ospita un tessuto molle chiamato polpa. La polpa contiene vasi sanguigni, nervi e tessuto connettivo.
La terapia canalare (devitalizzazione) consiste nell’eseguire una cavità di accesso nella corona del dente malato per poter estrarre la polpa.
Con queste procedure si elimina il tessuto nervoso e sensibile del dente per procedere ad una corretta sterilizzazione che può anche prevedere l’uso del laser. La terapia laser assistita delle infezioni dentarie, in aggiunta al trattamento canalare tradizionale, permette di sterilizzare i canali dei denti infetti, ottenendo una rapida guarigione con ridotto dolore post-operatorio.
Utilizzo del laser con fibra ottica
per la disinfezione dei canali
È indispensabile eseguire una corretta sagomatura dei canali che successivamente saranno otturati con coni in guttaperga.
Al fine di proteggere e garantire una durata adeguata alla terapia, si procede al riempimento della cavità, alla sagomatura dei canali e, se necessario, alla introduzione di perni metallici o in fibra. Successivamente il dente ricostruito viene rifinito e lucidato. In alternativa, si procede alla realizzazione di una corona protesica che verrà cementata sul moncone sottostante.
Questo trattamento odontoiatrico solitamente viene eseguito in anestesia locale. Nel caso in cui sia utile, può essere praticata la anestesia cosciente che serve ad eliminare lo stress e l’ansia del trattamento. Terminato il trattamento e l’effetto dell’anestesia, i pazienti possono sentire un leggero fastidio che scomparirà nei giorni successivi. Dopo una endodonzia è consigliato che non si assumano alimenti difficili da masticare, almeno per una settimana. Il fumo è sempre e comunque sconsigliato.
Rischi della carie dentale
La carie deriva dall’azione di alcuni batteri, normalmente presenti nella nostra cavità orale, che scindendo gli zuccheri derivanti dalla alimentazione, creano degli acidi che a lungo andare, attaccano il dente. Se la carie viene trattata in tempo, il recupero dell’elemento è facile e veloce.
La cura del dente passa attraverso le seguenti fasi:
- Viene somministrata l’anestesia.
- si isola la zona di lavoro con la diga di gomma (*).
- si procede alla rimozione del tessuto cariato.
La Diga è un sottile foglio di lattice (o di silicone per i pazienti allergici) in cui vengono praticati dei fori attraverso cui vengono fatti passare i denti da trattare. Questo foglio viene stabilizzato da uncini metallici e da un telaio extra-orale che la sostiene.
I principali vantaggi della diga sono i seguenti:
- perfetta disinfezione e isolamento del campo operatorio;
- migliore visione ed accessibilità per l’operatore e l’assistente;
- minore stress per il paziente per l’assenza di divaricatori intraorali;
- maggiore sicurezza di non ingerire corpi estranei, sostanze tossiche o irritanti.
Se la carie ha distrutto una piccola parte del dente, basterà eseguire un restauro diretto (direttamente in bocca al paziente) per poter ripristinare completamente forma e funzione.
Un tempo, il materiale d’elezione per l’esecuzione di restauri diretti era l’amalgama d’argento. Oggigiorno sono disponibili materiali quali le resine composite che hanno la stessa durezza del dente e si integrano perfettamente dal punto di vista estetico. In particolare, tale materiale viene dapprima applicato in piccoli strati e modellato e successivamente viene fatto indurire con una lampada fotopolimerizzatrice.
Una volta terminata la fase ricostruttiva, la diga viene rimossa ed il dente viene rifinito e lucidato.
Se invece la carie ha già distrutto una buona parte del dente, sarà necessario eseguire un restauro indiretto, che potrà essere parziale (intarsio) o totale (corona). Tale intervento in genere richiede più fasi successive:
- Viene rimosso tutto il tessuto cariato ed eventualmente e, se necessario procede alla terapia canalare del dente.
- In un successivo appuntamento, dopo aver isolato il quadrante con la diga, si riempie con resina composita la cavità lasciata dalla carie e gli si conferisce una forma regolare. Successivamente viene presa un’impronta e viene spedita al laboratorio, ove verrà confezionato su misura l’intarsio.
- Nell’ultimo appuntamento, l’intarsio viene provato e, se tutto va bene, viene cementato.
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